Enac e D-Flight, continuano i disservizi di piattaforme manifestamente inadeguate.

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Dopo che da oltre un mese, fra sospensioni verie per upgrade e il presunto attacco hacker che ha messo in ginocchio la piattaforma Enac per eseguire il test online, l’Ente Nazionale, non riuscendo a risolvere il problema in tempi brevi (e prima delle probabili ferie d’Agosto), ha disposto la sospensione dell’obbligatorietà dell’attestato per qualsiasi APR dei massa inferiore a 25Kg, usato per scopi ricreativi. Dunque, fino a settembre, è possibile tornare a volare anche per chi non ha ancora conseguito l’attestato, senza rischiare di incorrere in sanzioni.

Una buona notizia? Si, per buona pace di chi l’attestato l’aveva già conseguito (pagando) e stendendo un velo pietoso su di una così lunga indisponibilità di un servizio tutt’altro che di alta qualità, cosa confermata anche dalla manifesta incapacità di riattivarlo in tempi tecnici “adeguati”, facendo pensare ad una completa assenza di sistemi di backup che ne avrebbero permesso il probabile recupero in poche ore…

Neanche il tempo di prendere atto della “buona” notizia da ENAC che una nuova tegola si abbatte sugli “altrinostrani fornitori di servizi informatici: le mappe D-Flight sono offline per MANCANZA DI LINEA ELETTRICA!!! Hanno ripreso a funzionare solo questa mattina dopo quasi 48h di down.

Situazioni paradossali, che nel 2020 ci fanno molto riflettere su come le Autorità Nazionali abbiano cura di offrire servizi (a pagamento) di livello nemmeno amatoriale; da un lato una buona fetta della community dei “dronisti” (cit. Dirigenti D-Flight), si impegna a cercare di operare nella regolarità e nel rispetto delle norme, dall’altro, coloro i quali dovrebbero informare in modo chiaro e comprensibile come rispettare tali norme, non lo fanno, oppure lo fanno in maniera confusa e frammentaria, dimostrando inadeguatezza e pressapochismo riguardo la fornitura del servizio ufficiale e pubblico, ormai ingustificabili.

Intanto siamo da Agosto, non si vola sulle coste, non si vola nei parchi (ma non si sa esattamente quali), in città, vicino ad aeroporti ed eliporti anche minori (apparsi su D-Flight), non si vola oltre 1600mt ovunque in Trentino (a detta della provincia autonoma), attenzione a volare quà e là anche in Alto Adige (non è vietato di per sè ma si può sempre disturbare la fauna selvatica, i turisti o i proprietari dei “fondi”)… è necessario contattare chiunque prima di decollare, perché non si sa mai se un vigile, un sindaco o una qualsiasi “autorità” abbia scavalcato unilateralmente le norme del regolamento ENAC e possa elevare sanzioni e denuncie anche penali; mentre l’ENTE è assente… silente… oppure è scattata la corrente…

Situazioni che dovrebbero (forse) migliorare nei prossimi mesi con l’avvento del regolamento EASA, ma non possiamo sperarci troppo perché il conseguimento dell’attestato rimarrà in carico a ENAC, e la gestione delle informazioni sulle mappe di volo a D-Flight…

 

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