A sorpresa, fra i rumors relativi al Mavic 3, di un Drone FPF DJI, nuove versioni delle camere Osmo e l’imminente lancio del nuovo Ronin RS2, spunta un tweet bomba del solito OsitaLV: “In arrivo il Mavic Mini 2”.
Negli ultimi mesi in molti ci hanno provato, ma nessun produttore è stato in grado di avvicinarsi alle prestazione del drone entry level da 249 gr. di casa DJI, qualcuno si è avvicinato alle prestazioni di volo ma tutti sono rimasti lontano anni luce dalle qualità video e foto del piccolo Mavic. Tuttavia i vertici DJI (soprattutto nella persona del CEO e fondatore Frank Wang) non hanno mai dichiarato amore incondizionato per il Mini, ritenendolo qualitativamente non all’altezza del marcho DJI, anche per via dei conclamati problemi di affidabilità, spingendo molto per migliorarne costantemente i firmware e suggerendo versioni migliorative dei materiali (si è parlato anche di un possibile upgrade ad una versione 1.5 più rubusta).
A quanto pare i limiti costruttivi del Mavic Mini hanno imposto invece un cambio di rotta sostanziale, che ha portato alla progettazione di una versione tutta nuova che possa migliorare quello che tutt’ora comunque resta il migliore drone al mondo sotto la categoria 250 gr sbaragliando una volta per tutte la concorrenza e ricacciando qualcuno lontanissimo dalla meta che sembrava intravedersi all’orizzonte.
Ma come potrebbe essere il nuovo Mavic Mini 2?
Purtroppo nessuna immagine, disegno o caratteristica è filtrata dal Tweet di OsitaLV, abbiamo ragionato su quelli che potrebbero essere i punti di miglioramento del piccolino e siamo giunti a due ipotetiche casistiche, sulla base delle migliorie che secondo noi, dovrebbero essere apportate al drone nei comparti:
– Struttura e robustezza: in primis nella troppa flessibilità delle braccia, nella potenza dei motori e soprattutto nelle eliche poco affidabili.
– Batterie: la durata è ottima ma acquisire la tecnologia dei fratelli maggiori porterebbe ad avere prestazioni molto più stabili e scariche meno sensibili a fattori esterni.
– Segnale: il WiFi è forse il primo punto debole del drone, che va ad inficiare la tranquillità e la sicurezza nel volo.
– Qualità video/foto: è già di buon livello ma si potrebbe forse arrivare al 4k senza grossi problemi.
– Sensori anticollisione: per avere un minimo di sicurezza in più e poterli sfruttare per effettuare tracking e funzioni automatiche, tanto care agli amanti del “Selfie Drone”.
Casistica 1 – Per rimanere sotto i 250 gr > C0.
In casa DJI ci hanno spesso abituato a vere e proprie magie tecnologiche, certo che migliorare la struttura (soprattutto dei bracci), i motori, le eliche e magari integrare anche sensori anticollisione e un segnale Ocusync rimanendo nel limite dei 249gr, sembra una sfida praticamente impossibile. I campi di intervento dovranno per forza di cose concentrarsi sulla struttura, migliorando la fragilità e la flessibilità dei bracci e delle eliche (magari con materiali o disegni del tutto nuovi) e si potrà, crediamo senza grossi sforzi, arrivare almeno al 4k 30fps nel comparto video, dotando il piccolino di hardware migliorato nel processore grafico, che non comporterebbe un grandissimo dispendio di peso.
Casistica 1 – Superare i 250 gr > C1.
Sarebbe una scelta molto forte, che dovrebbe essere giustificata anche da un cambio di nome al modello, più Mavic Mini PRO, che Mavic Mini 2, ma l’esperienza del Mavic Air 2 ci insegna che la nomenclatura, in DJI, non è poi così rappresentativa della realistica evoluzione dei modelli.
Superare il taboo dei 250gr, magari mantenedo comunque l’alta portabilità e rimanendo nella soglia Dei 500gr (o dotando da subito di marchio C1, sarebbe il primo in Europa) permetterebbe di poter realmente apportare tutte le migliorie immaginate, rendendolo uno dei droni più appetibili della fascia prosumer ad alta portabilità; sicuramente sarebbe una scelta di marketing molto forte, ma sarebbe giustificata lasciando sul mercato per un buon periodo anche la versione base, continuando a supportarla almeno fino al lancio di un vero drone dalle caratteristiche top sotto i 250gr… Ma questa è una vision un po’ troppo Europea, per un’Azienda che guarda molto al mercato USA, anche se, forse potrebbe riconsiderare molto di più il “Vecchio Continente”, vista l’ostilità del governo d’oltreoceano per le tecnologie cinesi… e gli ultimi sondaggi che danno tutt’altro che remota una nuova elezione di Trump alla Casa Bianca potrebbe anche essere una prospettiva da considerare molto bene…
Casistica 1 o Casistica 2? Probabilmente, conoscendo DJI sarà più realistica una Casistica 3 a cui non abbiamo proprio pensato!
😉
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